È sicuramente un posto distante dal caos di Amsterdam e dalla vita frenetica del centro città, facilmente raggiungibile tramite la fermata del bus poco distante e raggiungibile a piedi (su una strada non molto sicura, peraltro), facendo però cambio con la metro blu ad Amsterdam Noord (hanno purtroppo spezzato la linea che fino a pochi anni fa collegava direttamente il villaggio di Edam con la stazione centrale di Amsterdam); purtroppo però l’abito non fa il monaco e si è rivelato essere un luogo alquanto rumoroso: fra schiamazzi notturni, porte che sbattono ed il fastidiosissimo compressore del frigorifero all’interno del container dove ripongono le paste per la colazione, che era posizionato letteralmente di fianco al mio balcone, non avrei mai potuto chiudere occhio, se solo fortunatamente non mi fossi ricordato dei tappi per le orecchie. L’insonorizzazione è infatti scarsa, se non quasi del tutto assente. Il wc presentava delle tracce di urina subito sotto la tavoletta (fatto inammissibile a mio parere) e come benvenuto la cosa mi ha parecchio disgustato. Il termostato aveva le temperature disegnate a mano e non aveva la possibilità di attivare il riscaldamento, di cui il bagno inoltre era privo e il ricambio d’aria all’interno era posticcio e dunque non regolabile. Carino il ristorante, il cui personale comunque non si è rivelato dotato del massimo della gentilezza; cibo costoso e senza infamia e senza lode. Gli unici fattori positivi riscontrati sono stati il balcone, la possibilità di prepararsi un caffè alla macchinetta in camera e l’addetta alla reception che mi ha accettato al mio arrivo, avvenuto di notte e devo dire appunto, nonostante questo fatto, molto gentile nei modi e chiara nelle spiegazioni. Consiglio per tutti: spendete un po’ di più e dirigetevi direttamente a Edam o Volendam, se quella è la zona di interesse, o a Noord, se invece l’obiettivo è Amsterdam.
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